Difficile raccontare tutte le emozioni vissute lunedì 2 giugno nel nuovo campo d’atletica azzurro di Cesena. Per la prima volta in assoluto, il Trofeo Pratizzoli, una delle gare giovanili più prestigiose d’Italia, ha fatto tappa in Romagna. E l’ha fatto a casa nostra, nella nostra pista, finalmente pronta dopo mesi di attesa e lavoro.
Vedere 16 rappresentative regionali sfilare con orgoglio sul nostro campo, sentire l’inno d’Italia risuonare dal vivo cantato da Nicoletta Fabbri, una giovane artista cesenate, assistere al talento e alla passione di centinaia di ragazzi Under 16 arrivati da ogni angolo del Paese: è stato un sogno che si avvera.
Il nuovo impianto ha risposto alla grande: non solo bello, ma veloce e tecnico, come dimostrano i tanti record personali ottenuti in ogni disciplina. Gli elogi ricevuti da atleti, tecnici, dirigenti e genitori sono stati per noi il regalo più grande.
Abbiamo voluto fare le cose per bene, perché credevamo che Cesena meritasse un evento di questo livello: abbiamo creato un logo, una maglietta ricordo, una mascotte ha portato un sorriso a tutti, e non è mancata nemmeno la frutta fresca, offerta dal Mercato Ortofrutticolo di Cesena, a testimoniare quanto il nostro territorio abbia voglia di partecipare e sostenere.
La cosa più bella, però, è stata la collaborazione. Dietro questo evento c’è stato un lavoro corale, fatto con il cuore da atleti di tutte le categorie, allenatori e genitori. Ognuno ha fatto la sua parte, con entusiasmo, spirito di servizio e passione. E questo, per noi, vale più di ogni medaglia.
A rendere ancora più speciale la giornata, la presenza del Presidente della FIDAL nazionale Stefano Mei e di tanti Presidenti regionali: Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Lombardia, Liguria. Il loro “grazie” è arrivato forte e chiaro.
Siamo stanchi, sì. Ma felici come non mai. Perché abbiamo riportato a Cesena una grande atletica, ma soprattutto perché abbiamo visto nei volti dei ragazzi la gioia pura dello sport, quello che unisce, emoziona e fa crescere.
Il Trofeo Pratizzoli 2025 resterà per sempre nella storia della nostra società. Ma soprattutto, nel cuore di chi c’era.

